Missione

Ogni battezzato è chiamato a testimoniare che Gesù è il Signore

Perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra;e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre. (Fil 2,10-11). La singolarità di Cristo emerge dalla sua funzione di Signore del mondo, che gli è stata conferita a motivo della sua obbedienza perfetta «fino alla morte». Il progetto di salvezza ha nel Figlio il suo pieno compimento e i fedeli sono invitati – soprattutto nella liturgia – a proclamarlo e a viverne i frutti. Questa è la meta a cui ci conduce l’inno cristologico che da secoli la Chiesa medita, canta e considera guida di vita: “Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù” (Fil 2,5).

L’Evangelii Gaudium di Papa Francesco:

“Il vero missionario, che non smette mai di essere discepolo, sa che Gesù cammina con lui, parla con lui, respira con lui, lavora con lui. Sente Gesù vivo insieme con lui nel mezzo dell’impegno missionario. Se uno non lo scopre presente nel cuore stesso dell’impresa missionaria, presto perde l’entusiasmo e smette di essere sicuro di ciò che trasmette, gli manca la forza e la passione. E una persona che non è convinta, entusiasta, sicura, innamorata, non convince nessuno.” (EG 266).

L’impegno del cristiano, della missione, paradigma di ogni azione. Dice Papa Francesco: “Sogno una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa, perché le consuetudini, gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale, più che per l’autopreservazione. La riforma delle strutture, che esige la conversione pastorale, si può intendere solo in questo senso: fare in modo che esse diventino tutte più missionarie, che la pastorale ordinaria in tutte le sue istanze sia più espansiva e aperta, che ponga gli agenti pastorali in costante atteggiamento di “uscita” e favorisca così la risposta positiva di tutti coloro ai quali Gesù offre la sua amicizia. Come diceva Giovanni Paolo II ai Vescovi dell’Oceania, «ogni rinnovamento nella Chiesa deve avere la missione come suo scopo per non cadere preda di una specie d’introversione ecclesiale»” (EG 27).

Gesù deve essere il Signore anche, nei Social Media, abbiamo ogni mezzo e metodo per comunicare, a maggior ragione, essendo Cristo stesso il primo comunicatore del Padre. Cosi il cristiano ha questa missione di gridare dai tetti, le meraviglie che Egli ha fatto.

Missione Claritas